Le piante succulente sono una stupenda varietà di piante, che decorano case, balconi, terrazzi e giardini.

Sono però conosciute, impropriamente, come piante grasse, per il loro aspetto rigonfio, dato dalla loro capacità di immagazzinare grandi quantità di acqua.

Sono piante xerofile, cioè piante desertiche, abituate ad un clima arido e terreni poveri. Per questo motivo resistono molto bene alla siccità.
Sono piante dall’aspetto esotico, con spine o senza spine, hanno un particolare fascino, tanto da diventare le maggiori attrazioni negli orti botanici di tutto il mondo.

Oltre alle specie più diffuse e conosciute, come i cactus, l’aloe vera, l’agave o il fico d’india, esistono particolari varietà “pendenti”, che si sviluppano cioè pendendo dai vasi e creando un effetto molto particolare e affascinante. Hanno un forte impatto decorativo per case, terrazzi, balconi e giardini.

SENECIO ROWLEYANUS: anche noto come Kleinia o senecio a collana, è una particolare succulenta pendente.
Questa pianta originaria del Sudafrica deve il suo nome al suo aspetto che ricorda proprio una “collana”. Le foglie sferiche sono sviluppate su tutti i lunghi e sottili fusti e i suoi fiori sono bianchi. Per la sua forma, che ricorda anche i grani del rosario, viene anche chiamata "pianta del rosario"
Si presta alla coltivazione in vasi sospesi.

CODA DI TOPO: si tratta del nome con cui vengono chiamati l’Aporocactus flagelliformis e il disocactus flagelliformis. Si tratta di un cactus pendente molto particolare.
Deve il suo nome alla forma allungata e pendente, che somiglia appunto alla coda di un grosso topo. È spesso dotata di spine dolci (che non pungono) e di fiori rosa da cui spuntano piccoli frutti rossi.
Cresce nelle foreste tropicali di Messico, Guatemala e Giamaica, e in Europa è possibile esporla all’aperto solo nel caldo periodo estivo. In inverno si presta particolarmente come pianta d’appartamento.

CODA DI SCIMMIA: Nome molto simile al precedente e simile anche nella forma, ma presenta sostanziali differenze con la coda di topo.

Proveniente dalle regioni montuose di Argentina, Perù, Uruguay e Bolivia.
Si tratta dell’Hildewintera colademononis, cactus che prende il nome dalla sorella dello scopritore della pianta, Frederich Ritter, che si chiamava, appunto Hildegarda Winter.
È un lungo cactus colonnare pendente, le cui spine sono tendenzialmente corte e giallastre, talvolta quasi dorate.
Presenta grossi fiori di colore rosso vivace. A temperature calde ed esposizione soleggiata hanno una crescita rapida.

STAPELIA: È una pianta grassa molto particolare, originaria dell’Africa meridionale. Presenta robusti fusti, inizialmente eretti, che poi si sviluppano in piccole diramazioni. Il colore va dal verde chiaro al rosso scuro. Presentano particolarissimi fiori a forma di stella a cinque punte, di colore giallo striati di rosso, di grandezza variabile, dai 5 ai 40 cm.
La particolarità di questi fiori è che emanano un odore sgradevole, simile alla carne in putrefazione. In realtà questo odore ha un’utilità, serve ad attirare gli insetti e a favorire l’impollinazione.
Deve il suo nome a Linneo, che dedicò il fiore a Johannes Bodaeus Van Stapel, medico e botanico olandese morto nel 1636.
Alcune specie di queste piante sono anche dette stelle dei fiori africani, per la loro forma, oppure fiori carogne, per il particolare e sgradevole odore emanato.

HOYA LINEARIS: Si tratta di una pianta pendente del genere Hoya, proveniente dall’Asia centrale.
Tali piante furono classificate dal botanico Robert Brown che le chiamò così in onore dell'amico Thomas Hoy, capo giardiniere del duca di Northumberland (Regno Unito), nel XVIII secolo.
Sono piante poco esigenti, si presentano con fusti rampicanti che possono raggiungere anche i 10 metri.
In Italia tali piante vengono chiamate anche fiori di cera, poichè presentano piccoli fiorellini stellati e dalla consistenza cerosa che formano grappoli di 15-20 fiori di lunga durata molto profumati e ricchi di nettare.