Si dice che una rondine non fa Primavera, ma prati e alberi in fiore certamente bastano a diffondere la sensazione che la bella stagione sia incominciata.
Abbiamo selezionato 5 alberi dalle fioriture primaverili più belle!
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Glicine: Una pianta da record!
Pensate che il suo rapido accrescimento e la tendenza ad espandersi in ogni direzione, hanno portato un esemplare di questa specie a essere inserito nel Guinness dei Primati! L’esemplare nella Sierra Madre in California, al massimo della sua fioritura, conta fino a 1.5 milioni boccioli, per un peso totale di 250 tonnellate. E’ una delle sette meraviglie vegetali nel mondo e ogni anno è festeggiata con un vero e proprio festival del glicine che attira migliaia di persone.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante il glicine, in Cina ed in Giappone, simboleggia l’amicizia e la disponibilità, un’interpretazione adottata anche nei paesi occidentali. Il glicine viene anche considerato un talismano contro le avversità, da regalare a chi ci sta più a cuore.
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Ciliegio: Bianchi e rosa, e così eleganti e delicati, sono il simbolo della primavera. Questi fiori danno vita ad alcuni dei più bei spettacoli naturali che si possano ammirare, non solo in Giappone, ma in molte altre regioni del Mondo, Italia compresa. La primavera in Giappone coincide con l’Hanami, la festa in cui si assiste alla fioritura del ciliegio. Il sakura sono proprio i meravigliosi fiori di ciliegio che tingono il paese nipponico di rosa.
L’hanami è una festa millenaria che come sappiamo, consiste in delle giornate immersi nella natura per assistere alla fioritura dei ciliegi. In giapponese, ‘hana’ vuol dire fiori e ‘mi’ sta per guardare, osservare.
Per l’occasione, si mangia sui prati e si beve sake in compagnia di parenti e amici.
La fioritura inizia a Okinawa e finisce a Kyoto e Tokyo tra marzo e aprile. Il sakura non è solo rosa, ma assume sfumature davvero suggestive: in qualche settimana è un tripudio di colori che vanno dal rosa pallido, al fucsia fino al bianco. Chiaramente tutto dipende dalla varietà dei fiori, i più diffusi sono i Somei Yoshino.
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L’Albero di Giuda (o di Giudea): Chiamato anche siliquastro, dal nome scientifico Cercis siliquastrum è una pianta leguminosa, del genere delle Fabaceae.
La veloce fioritura dei vistosi fiori di un intenso colore lilla-violaceo lo ha reso protagonista di numerose leggende legate al primo Cristianesimo e alla Passione di Gesù. In particolare si dice che proprio sotto questo albero Giuda Iscariota avesse dato il famoso bacio traditore a Gesù e più tardi, tormentato dal rimorso, vi si impiccò.
L’albero inizia a fiorire all’età di 6 anni e caratteristica di questa specie è la caulifloria, i fiori cioè spuntano sia sui rami che dalla corteccia lungo il tronco.
Oltre al Cercis Siliquastrum esistono altre 4 varietà a fiore rosa/viola: il cercis canadendis (Canada), il cercis chinensis (Cina), il cercis racemosa (Giappone) e il cercis occidentalis (o californica, USA).
Esiste però anche una varietà a fiore bianco, di nome cercis alba.
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Magnolia: Secondo il linguaggio dei fiori la Magnolia rappresenta purezza e pudore, dignità e perseveranza. È oggetto di numerose leggende, ma la più suggestiva è quella sulle “due Magnolie”.
Questa leggenda narra che la pianta fosse formata da due parti, una esterna, ossia il corpo, e una interna che rappresenta l’anima e il cuore della pianta. Un giorno la parte interna si innamora di un’Azalea gialla cresciutagli di fianco. Non essendo corrisposta, il suo cuore si spezzò in due, staccandosi dal corpo. Si formarono così due alberi: la Magnolia alta e forte e la Magnolia Stellata con i suoi fiori candidi e fragili.
In Georgia era considerata simbolo di fortuna e solidità economica per cui veniva piantata molto spesso nei giardini delle case, mentre in Giappone una leggenda narra che dormire sotto un albero di Magnolia potrebbe essere mortale per l’intenso profumo che emana.
Ma la Magnolia oltre ad essere esteticamente bella, possiede proprietà curative. L’olio estratto dalla sua corteccia è in grado di abbassare la pressione, regolare il battito cardiaco, donando un senso di benessere e relax, ma sono usati anche come antinfiammatori e per contrastare i problemi reumatici. Non solo, viene usato anche nelle maschere di bellezza per idratare la pelle secca e disidratata.
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Acero rosso: La fioritura dell'acero rosso (Acer rubrum) avviene tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera, quindi quell'arco di tempo che va da marzo ad aprile. I fiori di colore rosso sono particolarmente piccoli, non arrivano al centimetro di grandezza.
L’acero rosso comprende oltre 200 specie diverse e si presentano come piccoli arbusti o come alberi ad alto fusto.
Tutte le specie però sono caratterizzate dal colore rosso intenso o vinaccia delle grandi foglie.
L’acero rosso è l’albero nativo più abbondante nella parte orientale del Nord America. Tuttavia se ne trovano anche alcune piccole varietà giapponesi, coltivabili come bonsai.
In Italia il più diffuso è l’acero palmato, mentre dalla corteccia dell’acer saccharinum si ricava la famosa melassa (sciroppo d’acero) tanto cara a canadesi e statunitensi. In media fioriscono all’età di 8 anni, ma alcuni esemplari riescono a fiorire anche a 4 anni.