Gli Agrumi sono una famiglia di frutti proveniente dall’India e l’Estremo Oriente.
Inizialmente utilizzati per ricavare profumi o a scopi ornamentali, gli agrumi sono coltivati nel Sud Est Asiatico da ormai 3000 anni.
La varietà di agrumi che abbiamo oggi sono frutto di una storia antichissima e di numerosissime ibridazioni. Tutti gli agrumi, infatti, derivano da 3 antenati: il cedro, il pomelo e il mandarino.
Da queste 3 specie poi si sono sviluppati, tramite ibridazione, limoni, arance, bergamotto, clementine, pompelmi e tutti gli altri agrumi.
Le varie specie hanno raggiunto l’Europa in tempi diversi.
Il primo sembra essere stato il cedro all’epoca dei Romani, chiamato “pomo di Persia”.
Dobbiamo aspettare il X secolo per le prime coltivazioni di limoni e arance amare nel Mediterraneo da parte dei saraceni.
L’arancio dolce invece fu installato dai Portoghesi nel XVI secolo e bisognerà aspettare il XIX secolo per vedere le prime coltivazioni di mandarini nel bacino del Mediterraneo.
Il Mandarino
I maggiori produttori mondiali di agrumi sono Cina (25% del mercato), Brasile (15%), USA (8%) e India (8%).
I primi produttori in Europa sono la Spagna, che copre il 5% del mercato globale degli agrumi e l’Italia con il 2%.
Gli agrumi sono famosi per il largo contenuto di acido citrico, che rende il sapore tipicamente asprognolo. Inoltre sono una fonte naturale di vitamine dei gruppi C e P (flavonoidi).
Il Pomelo
Essendo piante abituate a climi tropicali, hanno bisogno di temperature calde per la crescita ottimale.
In genere le temperature ottimali per la fase vegetativa si attestano tra i 13 e i 30° centigradi. Gli inverni devono essere miti e raramente devono raggiungere lo 0, onde evitare lo stress della pianta. Dannose sono anche le temperature superiori ai 38° in estate, soprattutto se con bassa umidità.
Prediligono un terreno sciolto o di medio impasto, profondo, fertile, ben drenato, ben dotato di sostanza organica e con un pH compreso tra 6,5 e 7,5.
Le virosi più comuni sono la maculatura anulare, la psorosi, tristezza, impietratura, exocortite. Altre malattie possono essere il mal secco, la fusariosi, il marciume bruno, la carie del legno.
Inoltre gli agrumi possono anche essere preda di numerosi parassiti, come la mosca bianca, il tripide degli agrumi, il ragnetto rosso, la cocciniglia e numerosi altri insetti e acari.
Per evitare la sopraggiunta di malattie o parassiti che potrebbero danneggiare il raccolto o addirittura compromettere la pianta, è bene agire in prevenzione con prodotti biologici che stimolano la crescita, rafforzano le naturali difese delle piante e tengono lontani ospiti sgraditi.
Questi sono i prodotti del nostro shop che vi consigliamo per la cura degli agrumi:
- Twinleaf: Un biostimolante liquido a base di estratti algali e preparati microbiologici (Bacillus spp). Molto utile a rinforzare le naturali difese della pianta contro stress biotici (es. parassiti, funghi, batteri, virus) e abiotici (es. afa, gelo, troppa o poca acqua).
Stimola inoltre la crescita e la fotosintesi.
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- Lupini: I lupini sono dei legumi utilizzati per la concimazione. Aggiunti al terreno rilasciano azoto in maniera graduale. Funge anche da ammendante, migliorando le proprietà chimico/fisiche del terreno. Sono perfetti per agrumi e acidofile.
In Microscaglie: https://italygreenlife.com/products/concime-organico-azotato-lupini-in-microscaglie-1-kg?_pos=3&_sid=7c722f613&_ss=r
Sfarinati: https://italygreenlife.com/products/lupini?_pos=4&_sid=7c722f613&_ss=r
- Concime per agrumi e piante mediterranee: concime organico minerale NPK. Nutre le piante fino a 3 mesi in modo completo. Arricchito con alghe, calcio e zeolite, assicura una resa abbondante e una buona ritenzione dell’acqua.
Formulazione liquida: https://italygreenlife.com/products/concime-liquido-piante-mediterranee-naturen?_pos=2&_sid=7c722f613&_ss=r
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- Olio di lino: Applicato su rami, foglie e tronchi, questo concime corroborante sostiene la resistenza delle piante contro organismi nocivi e stress climatici. Impedisce la proliferazione dei parassiti già presenti sulle piante.
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